rilevatori di gas

IL MALFUNZIONAMENTO DI APPARECCHI A GAS

Quante volte abbiamo sentito al Telegiornale ed avremmo voluto evitarlo, di incidenti domestici dovuti al malfunzionamento di apparecchi a gas?

Incendi, esplosioni che avrebbero potuto essere evitati grazie all’impiego di una corretta prevenzione.

Oltre a questo però è importante anche dotarsi di apparecchi che siano capaci di rendere ulteriormente sicure le nostre abitazioni, come ad esempio un segnalatore o un Rilevatore di Gas domestico. In commercio esistono differenti modelli di rilevatore fughe di gas e tra questi i più commercializzati sono:

  • Rilevatori gas metano
  • Rilevatori gas gpl

Si tratta di una piccola presenza discreta che sorveglia i locali in cui sono installati elettrodomestici funzionanti a metano o GPL e controllano che non ci siano pericolose fughe di gas e che oltre a segnalarne la presenza, intervengono con un segnale.

I sistemi di rilevazione gas possono essere installati in diversi ambienti al fine di garantire la sicurezza degli occupanti l'immobile. Solitamente i rilevatori di fughe gas sono installati in cucina, all'interno delle zone caldaia o scaldabagno, in zone attraversate da condutture gas o con presenza di serbatoi gas. 

I rilevatori di gas metano o gpl  oltre ad essere dotati di un sistema molti sensibile di rilevazione e quindi di sensori possono essere collegati a idonee elettrovalvole per rilevatori di fughe gas le quali intervengono tempestivamente nel caso di fuga di gas chiudendo l'impianto ed interrompendo il flusso in entrata nell'immobile 

Quali sono i segnali di allarme dei rilevatori fughe gas?

I segnali di allerta possono essere di due tipi:

  • segnali di tipo ottico 
  • segnali di tipo acustico 

Vale la pena di ricordare che in caso di allarme, le operazioni da compiere sono:

  1. spegnere immediatamente tutte le fiamme libere
  2. chiudere il rubinetto principale del gas (nel caso di semplice segnalatore)
  3. evitare assolutamente di accendere o spegnere luci 
  4. non utilizzare per nessun motivo apparecchi alimentati elettricamente
  5. aprire porte e finestre per facilitare la dispersione del gas nell’ambiente

Altro tipo di apparecchio è il rilevatore di monossido di carbonio che alcune volte sono associati ai rilevatori di fumo per scongiurare pericolo di incendio e permettono di intervenire tempestivamente al fine di evitare danni irreversibili a cose e persone.

A cosa servono i sensori o rilevatori di monossidi di carbonio?

Sono dei dispositivi cosiddetti salvavita in grado di rilevare all'interno della propria abitazione di residenza, di vacanza o altro, la presenza di monossido di carbonio monitorando il suo eventuale accumulo allertando gli occupanti dell'immobile dell'eventuale aumento dei livelli quantitativi.

Il monossido di carbonio (CO) è chiamato comunemente "l'assassino bianco o invisibile" in quanto è un tipo di gas inodore ed insapore e non produce alcuna irritazione quindi la sua presenza all'interno dell'abitazione risulta difficile percepirla.

Cosa produce monossido di carbonio?

Ogni volta che si brucia qualcosa utilizzando i vari tipi di carburante (gas, benzina, legna ecc) automaticamente si produce monossido di carbonio che in ambienti aperte e/o ben areati non causa alcun danno in quanto si disperde molto bene ma in locali chiusi o poco areati può creare danni irreversibile agli occupanti.

In casa quello che produce maggiormente monossido di carbonio sono gli impianti di riscaldamento come stufe a legna o carbone, caldaie a gas, scaldabagno poco efficienti e poco manutenzionati da personale specializzato o canalizzazioni di scarico fumo sporche ed intasate. Anche fornelli e griglie di cottura a gas molte volte sono la causa di produzione incontrollata di monossido di carbonio letale.

Dotarsi di apparecchi di controllo, di rilevamento e di allarme di monossido di carbonio può essere la soluzione ideale per scongiurare gravi pericoli a persone o addirittura evitare la morte. 

Vista l'importanza dell'argomento e la pericolosità di questo "maledetto gas" il Ministero della Salute Italiano in qualità di organo supremo a tutela della salute dei cittadini, ha pubblicato un apposito e pratico opuscolo che spiega in parole molto semplice cos'è il monossido di carbonio quali sono i suoi effetti sulla salute, le misure per ridurre l'esposizione e le normative di riferimento. Questo opuscolo è possibile scaricarlo gratuitamente cliccando qui. OPUSCOLO MONOSSIDO DI CARBONIO MINISTERO DELLA SALUTE

Quali sono i sintomi di avvelenamento da monossido di carbonio?

Ormai è quasi noto a molti che rendersi conto della presenza di monossido di carbonio in un ambiente chiuso e poco areato è molto difficile, fino a quando non si mostrano i primi sintomi dell'intossicazione che in alcuni casi possono verificarsi anche a distanza di alcuni giorni. I principali sintomi sono rappresentati da nausea, vomito, mal di testa, vertigini, battito cardiaco accelerato, convulsioni ed in alcuni casi più estremi svenimento.

Chiunque può essere soggetto all'intossicazione da monossido di carbonio in caso di prolungata ed elevata esposizione al gas ma i soggetti a più a rischio sembra che siano i bambini, anziani, soggetti fragili, ammalati ed anche gli animali domestici.

Cosa fare in caso di presenza di monossido di carbonio?

Nel caso di sospetta presenza di monossido di carbonio in un ambiente occorre prima di tutto aprire porte e finestre per far ventilare abbondantemente l'ambiente, spostare la persona vittima in una zona molto ventilata e chiamare immediatamente i soccorsi 118

E' sempre consigliabile far monitorare tutte le persone presenti nell'ambiente anche se non presentano sintomi in quanto come è stato già detto quest'ultimi possono presentarsi anche a distanza di giorni dall'evento.

Quali accorgimenti adottare per evitare tali gravi incidenti?

Come è stato scritto, per evitare tali incidenti occorre seguire alcuni pratici e semplici consigli:

  1. Areare sempre gli ambienti in caso di utilizzo di sistemi a combustione. Esempio all'interno degli ambienti cucina dove ci sono pini di cottura a fiamma libera accertarsi sempre che ci sia un costante e sufficiente ricambio di aria
  2. Far verificare gli impianti di riscaldamento ed i loro scarichi da personale specializzato ed idoneo ad intervenire su tali impianti 
  3. Evitare di utilizzare riscaldamenti a fiamma libera all'interno di ambienti chiusi e poco areati
  4. Installare rilevatori di monossido di carbonio con allarmi sonori e luminosi ed appositi sensori di monossido di carbonio
  5. In caso di impianti di rilevamento installati da più tempo, procedere a test costanti per verificarne la funzionalità

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